Fosbury Architecture architettura per l’avvenire

Rocco (particolare interno), Fosbury Architecture, Milano Arch Week, 2018

Il collettivo Fosbury Architecture si occupa di design, architettura, arti interpretate come ricerca. I membri di questo gruppo sono Giacomo Ardesio, Alessandro Bonizzoni, Nicola Campri, Veronica Caprino, e Claudia Mainardi. Interpretano l’architettura in modo non convenzionale, come loro stessi affermano presentandosi sulla loro pagina infatti:

Each experiment breaks rules, evokes heart pangs, and casts a glimpse toward the past, but this does not prevent it from taking an unconventional approach to the obstacles at hand, in architecture as in life.

The Grand Pecking Order, Migrant Garden: Untouchable Landscapes (vista frontale), Fosbury Architecture, Piacenza, 2015
The Grand Pecking Order, Migrant Garden: Untouchable Landscapes (vista frontale), Fosbury Architecture, Piacenza, 2015

Affermando ciò, dimostrano grande consapevolezza della loro azione che, come confermato dai progetti, si inserisce nel presente che viviamo, con uno sguardo verso il passato ma con la certezza che il punto di arrivo è il futuro e che a quello bisogna spianare la strada. Affrontare gli ostacoli in modo non tradizionale insomma, così come Dick Fosbury, a cui il nome stesso del gruppo si ispira, che nel 1968 rivoluzionò la tecnica del salto in alto. Con il suo “Fosbury Flop”, infatti, per primo si apprestò all’asticella di schiena, sovvertendo per sempre le regole della disciplina.
Nato nel 2013, Fosbury Architecture ha sede a Milano, Amburgo e Rotterdam, anche se sono gli stessi architetti a definirsi pronti all’avventura. Hanno, peraltro, partecipato a diversi eventi in tutto il mondo. Esemplificativa, in questo senso, è la loro partecipazione alla Biennale di Architettura di Chicago nel 2017, occasione in cui si sono distinti per essere il più giovane gruppo italiano che ne facesse parte.


Rocco, Milano Arch Week, 2018

Rocco (veduta generale), Fosbury Architecture, Milano Arch Week, 2018
Rocco (veduta generale), Fosbury Architecture, Milano Arch Week, 2018

Il progetto per eccellenza che si inserisce a metà tra l’arredo e il monumento è Rocco. Fosbury Architecture ha così interpretato l’architettura per la sala lettura in occasione del workshop “An Archive of Resistance” durante la Milano Arch Week 2018 nel giardino della Triennale. È proprio all’interno della struttura che vengono posti i materiali d’archivio di Domus selezionati dagli organizzatori. La sala di lettura si articola come display per la presentazione dei vari documenti. Uno spazio che accoglie in sé il carattere informale di incontro dell’evento e teatro per la rappresentazione degli esiti del laboratorio.

Rocco (particolare accesso), Fosbury Architecture, Milano Arch Week, 2018
Rocco (particolare accesso), Fosbury Architecture, Milano Arch Week, 2018

Rocco, il cui nome deriva dai rocchi di colonne, è considerato un capriccio nel parco della Triennale giusto a fianco della Fontana dei Bagni Misteriosi di Giorgio De Chirico. La struttura è costituita da Dalmatiner, di solito usato per pannelli termoisolanti. La texture di questo materiale rievoca il granito e i pattern Memphis. In questo modo gli architetti “si prendono gioco” della monumentalità generalmente associata a questi prodotti. I blocchi di schiuma compongono le pareti di una stanza circolare, internamente sfaccettato così da accogliere le immagini raccolte, esternamente rastremato per riecheggiare l’origine della colonna.


The Grand Pecking Order, Migrant Garden: Untouchable Landscapes, Piacenza, 2015

The Grand Pecking Order, Migrant Garden: Untouchable Landscapes (abbeveratoio per animali), Fosbury Architecture, Piacenza, 2015
The Grand Pecking Order, Migrant Garden: Untouchable Landscapes (abbeveratoio per animali), Fosbury Architecture, Piacenza, 2015

Il progetto è stato finanziato dal Politecnico di Milano e i cui ricavati verranno devoluti in beneficenza in progetti ecosostenibili. L’intervento prevede il coinvolgimento di numerose figure all’interno del campo dell’architettura, tra cui i giovani ragazzi di Fosbury Architecture.

The Grand Pecking Order, Migrant Garden: Untouchable Landscapes (vista generale), Fosbury Architecture, Piacenza, 2015
The Grand Pecking Order, Migrant Garden: Untouchable Landscapes (vista generale), Fosbury Architecture, Piacenza, 2015

Vengono progettati, per essere poi installati, 40 nidi di uccelli, creati da 40 architetti selezionati i cui modelli sono stati esposti presso gli spazi del campus Arata del Politecnico di Milano a Piacenza. Quattro conferenze dedicate agli addetti ai lavori testimonieranno – e pubblicizzeranno – l’intervento.

Migrant Garden promuove una cultura architettonica attenta ai temi della sostenibilità, del paesaggio e della protezione della patrimonio culturale.
Migrant Garden promuove la cultura come valore orizzontale.


A.R.V.O.R.E., Porto, Portogallo, 2013

A.R.V.O.R.E. (studio del territorio), Fosbury Architecture, Porto, Portogallo, 2013
A.R.V.O.R.E. (studio del territorio), Fosbury Architecture, Porto, Portogallo, 2013

Porto è una città contraddittoria: le difficoltà economiche odierne e un gran numero di edifici sottoposti a degrado si scontrano con il carattere turistico del luogo, anche per la classificazione del patrimonio Unesco. La zona dove i progettisti si trovano ad agire comprende le zone di Boavista e Baixa. Portatore di un grande potenziale, dovuto di fatto principalmente al bel tessuto urbano, il luogo si presta facilmente all’intervento proposto dall’architettura di Fosbury Architecture.

A.R.V.O.R.E. (proposta), Fosbury Architecture, Porto, Portogallo, 2013
A.R.V.O.R.E. (proposta), Fosbury Architecture, Porto, Portogallo, 2013

Molto poco denso, con ampi cortili, sottoutilizzato o utilizzato in modo casuale. Così si configura lo spazio. Gli architetti mettono a punto invece una strategia con molteplici fasi di implementazione. Partendo da una densificazione maggiore dell’area, riconoscendone le qualità intrinseche, lo scopo è quello di creare una fitta rete di connessione. La conversione degli edifici non utilizzati non è che il punto di partenza del processo.



Fonti:
Elle Decor
Divisare
DOMUS
fosburyarchitecture

ARTICOLI CORRELATI